METAMORFOSI BUSINESS PARK
Risparmio, efficienza, innovazione nell’intervento di riqualificazione di una grande unità commerciale a Bolzano
Bolzano Sud in una giornata di fine estate è un insieme di colori vividi che giocano fra l’azzurro, il bianco di
nuvole lontane, le foglie che si tingono di giallo e tanto vento, in quota.
Una zona industriale quando è circondata da una corona di montagne assume un significato visivo del tutto
particolare: un palazzo alto e con grandi finestre a specchio e una torre laterale occupa una gran parte degli
spazi. C’è un pub, ditte a piano terra con furgoni e macchine parcheggiate e uffici di numerose società di
servizi.
È il Business Park, come ci racconta un’insegna che fa spigolo e angolo sulla via perpendicolare all’entrata. È
qui che siamo venuti a raccontare una storia di efficientamento energetico, energia rinnovabile e tecnologia che
ha come protagonista Edison.
Un caffè veloce al pub, tavoli di legno e menu invitante, e poi fatte le presentazioni siamo sul tetto.
Le esigenze della committenza
Il committente si chiama Marco Lombardozzi. Accento toscano, fiorentino di nascita, è finito nelle valli
dell’Alto Adige durante il servizio militare e non è più tornato indietro, stregato dai posti e dagli incontri. La
parlata è rimasta: camicia, il sole scalda anche se le previsioni dicevano pioggia.
«La situazione era diventata difficile perché l’impianto originario, fin dall’inizio, non funzionava bene. I pezzi
di ricambio erano difficilmente reperibili e per noi si creava una situazione difficile, perché i dipendenti hanno
diritto di poter godere delle migliori condizioni di temperatura possibile, in inverno e d’estate». Lombardozzi ha
gli occhi chiari e il viso esprime un’energia pragmatica di chi ha il piglio diretto nel risolvere le cose. E
infatti ci pensa un attimo e trova una soluzione: «Ho pensato che la società che già gestiva il raffrescamento,
Edison, fosse il referente ideale da coinvolgere, attraverso la formula Esco».
Tutto sul tetto di Business Park
Impatto zero. I lavori di cantiere si svolgono interamente sul tetto, e quando gli interventi strutturali sono
complessi e hanno bisogno di macchinari e spazi diversi, allora Edison predilige la notte, con gru e fotocellule,
per esempio, come sarà al momento della posa della dorsale idraulica e dei pannelli fotovoltaici in
monocristallino che andranno a popolare lo spazio sul tetto dell’edificio.
Nessuna lamentela, dice sorridente Lombardozzi, anzi: durante i lavori non ci sono nemmeno quelle due o tre
critiche che avvengono di solito, perché il cantiere dice che la situazione è in via di soluzione.
Fra le bobine e i tubi rossi
Alessandro Zaninello è Responsabile Operations Unit di Edison Facility Solutions. Ci accompagna sul tetto, dove
tutto è grigio, o verde per spazi di natura che sono stati delimitati e che rimarranno anche a lavori ultimati. Ci
porta verso un gruppo refrigerante recente, che sta funzionando proprio per sopperire alle criticità di uno degli
impianti presenti nel luogo. Una volta terminati i lavori anche quell’impianto sarà riposizionato a seconda dei
progetti di studio che sono abbondantemente in fase operativa.
«La progettazione di questo intervento è partito dallo studio e analisi delle criticità. La conoscenza del vecchio
impianto ci ha permesso di trovare soluzioni progettuali ottimali per questo tipo di edificio. Le linee principali
– racconta Alessandro Zaninello – avevano molte caldaie, 18, e molti gruppi frigo, 7, tutti indipendenti. Questo
significa che ogni vano scala, cioè ogni gruppo di utenze, era servito da un gruppo frigo. Impianti che nel tempo
hanno mostrato guasti e difficoltà per i ricambi introvabili e così spesso ci siamo trovati nell’impossibilità di
funzionare in emergenza».
Idee innovative: centralizzare e il fotovoltaico per le pompe di calore
È qui che subentra l’idea di una soluzione che sia innovativa: centralizzare la funzione del caldo e del freddo.
In questa maniera tutta la struttura è collegata ad anello e il guasto di uno dei vani caldaia non comporta per
forza di cose un disservizio a tutte le utenze, perché si può rifornire dalle altre fonti di energia. «Abbiamo
installato tre pompe di calore ad alta efficienza – dice Alessandro Zaninello-, che producano acqua calda in
inverno e abbiamo affiancato una caldaia a condensazione, dal momento che qui la temperatura scende spesso sotto
lo zero. La generazione di energia è garantita da 108 Kw di pannelli fotovoltaici, che trovano qui sul tetto una
situazione perfetta e che andranno ad alimentare le pompe di calore. Tutto quello che installiamo sarà controllato
da un unico centro di supervisione e visionato in remoto presso la control room di Trento. Là, minuto per minuto,
potremo monitorare l’efficienza dell’impianto».
Daniele Olivotto è il contract coordinator di Edison Facility Solutions che sta gestendo la trasformazione con un
occhio al futuro, perché sarà poi lui a prendere in gestione il controllo di tutto il nuovo sistema. Ci racconta i
particolari tecnici dei nuovi impianti, mentre scattiamo fotografie che avranno un prima e un dopo: torneremo a
impianto finito e i luoghi che ora vediamo vuoti o in preparazione saranno con il cielo specchiato e il sole che
abbaglia, generando energia, quindi calore.
Le nuvole bianche che stavano dietro la corona delle cime adesso sono arrivate, veloci. Minacciano pioggia, ma le nuvole si trattengono e il vento spariglia la situazione e apre nuovi squarci di sereno. Torna ancora il sole, il caldo. Sul tetto del Business Park di Bolzano gli operai stanno installando tubi sospesi da terra, con la bolla controllano che tutto sia in piano, quindi stringono i morsetti e i bulloni e poi il serpente rosso metallico aggiunge un nuovo segmento, come nel famoso ‘Snake’ dei vecchi telefoni cellulari d’antan.
Più efficiente, più affidabile, più risparmio per gli utenti.
Torniamo da Alessandro Zaninello, ora è appoggiato a un muretto e ci racconta tre parole chiave di questo
intervento in cui Edison ha anche investito, per poi avere un ruolo sul lungo periodo.
L’efficienza, l’affidabilità e il risparmio ce li spiega nel video che abbiamo realizzato sul tetto dell’edificio.
Il valore ambientale dell’intervento
A intervento fatto è come se andassimo a piantare 3.000 alberi. Le tonnellate di co2 che verranno ridotte per
effetto del fotovoltaico e la produzione combinata equivale a 3.000 alberi, un dato significativo per una città
come Bolzano. Una città, ci ricorda Marco Lombardozzi che è entrato anche in Casa Clima, che tiene molto alla
riqualificazione e al risparmio delle emissioni. In tutti gli interventi di riqualificazione che vengono
effettuati, i progettisti si concentrano su obiettivi di risparmio e di sostenibilità ambientale, in termini di
riduzione dei consumi e delle emissioni. Business Park sarà un esempio: per la tecnologia utilizzata e per la
modalità scelta. Gli edifici vicini, forse, scopriranno di avere le stesse esigenze. Il passaggio di staffetta
avverrà gradualmente, con impianti nuovi che si accenderanno allo spegnimento di quelli vecchi, per garantire una
transizione graduale.
Noi siamo veduti a vedere l’inizio. Torneremo alla fine per testimoniare i cambiamenti e la forma di questo
intervento innovativo realizzato da Edison sotto la muraglia delle montagne già innevate.