Secondo i dati diffusi dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, in Europa gli edifici sono responsabili di circa il 40% dell’energia consumata e del 36% delle emissioni di CO2.
È una percentuale che non deve stupire se pensiamo che passiamo maggior parte della nostra vita: a casa, a scuola, al lavoro, nel tempo libero, dentro gli edifici. I consumi – e il loro impatto ambientale – possono essere ridotti in maniera sensibile, considerando che buona parte del patrimonio edilizio italiano è stato costruito prima degli anni Settanta, senza cioè alcuna particolare attenzione ai rendimenti energetici. Dal rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, presentato da ENEA e CTI (Comitato Termotecnico Italiano) a fine settembre 2020, emerge che le prestazioni energetiche degli edifici sono in lieve miglioramento, grazie al contributo di ristrutturazioni importanti e di nuove costruzioni, avvenute nel triennio 2016-2019. In particolare il settore non residenziale, che pesa per il 15% sul totale degli APE, ricade per oltre il 50% degli attestati nelle classi energetiche intermedie (C-D-E) e per più del 10% in quelle più efficienti (A4-B).
È chiaro che se si vuole lavorare per una maggiore efficienza energetica occorre impegnarsi in questa direzione, e cioè quella di una costruzione e riqualificazione di edifici capaci di garantire prestazioni superiori. Questo implica la necessità di tecnologie di ultima generazione in grado di efficientare i sistemi sia per quanto riguarda la climatizzazione, l’illuminazione, le schermature solari, gli impianti elettrici sia la sicurezza. Il tutto attraverso un’unica architettura capace di interagire con tutti questi elementi così da garantire i vantaggi dell’integrazione e dell’interoperabilità.
Ci si avvia così verso il concetto di Smart Building o più semplicemente di Edifici Intelligenti, che sfruttano la connettività e l’aggregazione dei dati per ottimizzare i consumi consentendo il monitoraggio, il controllo e la regolazione delle variabili che determinano il funzionamento ottimale degli impianti.
Che cosa significa Smart Building
Quali sono gli elementi tecnologici chiave?
- impianti e tecnologie per il building: ovvero gli impianti e le tecnologie che provvedono alla sicurezza degli occupanti, come quelli di generazione di energia e di efficienza energetica e quelli relativi al tema safety&security
- tecnologie per l’automazione: la sensoristica connessa agli impianti, finalizzata alla raccolta dati, e gli attuatori che impartiscono agli impianti i comandi elaborati dalle piattaforme di controllo e gestione)
- piattaforme di controllo e gestione: l’insieme dei sistemi software volti alla raccolta, elaborazione e analisi dei dati acquisiti dalla sensoristica installata sugli impianti)
- connettività: l’insieme dei protocolli di comunicazione, wireless o cablati, che permettono la comunicazione tra sensori, attuatori e la piattaforma di controllo e gestione.
Quali sono le priorità in ambito building?
Si parte dalla necessità di ridurre notevolmente l’impatto dell’immobile e delle sue emissioni.Da qui si arriva soprattutto negli edifici pubblici, come gli Ospedali e le Scuole, alla volontà di contare su una riduzione dei consumi e allo stesso tempo di autoprodurre energia pulita attraverso fonti energetiche rinnovabili, come il fotovoltaico, oppure attraverso la cogenerazione e la trigenerazione.
Secondo alcuni calcoli della Commissione Europea si potrebbe arrivare a una riduzione almeno del 5-6% di consumo nell’UE grazie all’efficienza energetica degli edifici.
Quali sfide comporta per i progettisti la realizzazione di uno smart building?
Che opportunità offre uno smart building in termini di manutenzione?
Che vantaggi offrono l’automazione e il telecontrollo per la sicurezza e il confort?
Quali sono alcuni esempi di smart building?
Sempre in Trentino il Condominio Ai Tigli, costruito nel quartiere di San Bartolomeo di Trento a metà degli anni Cinquanta, è invece un caso esemplare di riqualificazione urbana utilizzando tecnologie smart. Il progetto di efficientamento è stato realizzato con la modellizzazione digitale: è stato creato un modello in BIM dell’edificio reale e, dopo averne “appreso” comportamenti e consumi nell’area climatica di Trento, sono stati pianificati gli interventi di riqualificazione energetica ottimali. Termoregolazione evoluta, tele-gestione degli impianti, pannelli fotovoltaici per l’alimentazione di colonnine elettriche sono caratteristiche chiave dell’intervento.
